Samantha Bevilacqua
ll nostro gruppo entra nella Fortezza di Bergenhus, una pietra miliare nella storia della città e di tutta la Norvegia. Ognuno è attratto da un aspetto diverso, chi visita i giardini ed apprezza la flora presente, chi scopre un ingresso per una visita turistica ad un sommergibile norvegese e si fa fotografare con i marinai. Mentre alcuni rimangono ad aspettare seduti, nella piazza centrale, io insieme ad alcuni clienti decidiamo di salire a vedere la Sala di Håkon.
In occasione di una crociera indimenticabile, tra aurora boreale e sole i mezzanotte con destinazione Capo Nord, abbiamo anche avuto il piacere di visitare una vera sala del trono norvegese
Grazie alla guida scopro che fu edificata tra il 1247 ed il 1261 dal re Håkon Håkonsson. Proprio nell’anno finale della sua costruzione, questa sala venne usata sia per l’incoronazione che per il matrimonio del figlio. Nonostante lo scopo primario era l’utilizzo per dei grandi eventi, accanto alla sala vennero costruiti anche delle stanze reali da usare come appartamento e stanze di soggiorno da usare per attività lavorative. Nel tardo medioevo non esisteva la monarchia e quindi l’utilizzo della sala andò perduto, fino al 1680 quando fu trasformata come deposito per la fortezza. Ci vollero altri duecento anni per essere identificata come ‘sala reale’ e restaurata come tale. Nel 1944 durante la seconda guerra mondiale, una nave tedesca colma di munizioni scoppiò proprio all’ingresso del porto. Questa deflagrazione comportò l’incendio e la totale distruzione della sua copertura in legno e di quell’edificio rimasero solo le mura perimetrali. Quello che ora vedono i clienti e Sara è il risultato di un accurato restauro avvenuto anni dopo.
La sala è stata realizzata di nuovo come ambiente di ricevimento per occasioni speciali o per concerti. Grazie alle sue dimensioni (37 x 16.4 metri) ed ai tre piani in cui si sviluppa, questa struttura risulta essere l’edificio medioevale più grande della Norvegia.
Iniziamo la nostra visita dal piano inferiore, in questa parte dell’edificio la viva roccia che si scorge dal pavimento e le piccole finestre di cui gode, lasciano intendere che questa zona era usata come magazzino delle provviste.
Nel piano intermedio, invece, notiamo come le tre stanze hanno abbondante luce grazie a delle belle bifore che li rende idonei a luoghi di lavoro. Da questo piano inoltre riesce ad ammirare le robuste volte, costruite dopo un incendio del 1266, che sorreggono il pavimento della sala delle feste. Infine le pietre sporgenti che dovevano reggere il pavimento originario li vede ancora ben visibili sopra al livello della galleria. Della camera del re, che era su questo piano, oggi non vi è alcuna presenza tranne che una traccia di apertura nel muro orientale.
Usiamo quindi la scala esterna per salire quindi al piano superiore ed entrare attraverso il portale, realizzato in stile tardo gotico, nella ‘Sala delle Feste’. Quest’ultima è di dimensioni ragguardevoli: lunga 33 metri, larga 13 ed alta 17. La sua luminosità gli arriva dalle sette imponenti bifore ad ogiva realizzate nel muro settentrionale ed alle grandi finestre rotonde nel muro orientale. Scopriamo che quest’ultime finestre, così come l’arcata cieca del muro settentrionale che identifica il seggio reale sono state realizzate su ipotesi di studio archeologico, mentre la realizzazione delle bifore è un dato certo.
Il tempo della visita è terminato ed il gruppetto esce quindi nel cortile pronto a ricongiungersi con i loro compagni.
Il testo è stato preso dal romanzo “Il fiordo rosso sangue”!
Romeo e Sara, marito e moglie, sono i titolari dell’agenzia di viaggi “HappyVoyage”. Il primo si preoccupa di organizzare nei minimi dettagli tutti gli aspetti dei viaggi; la seconda, invece, gestisce la contabilità e le finanze dell’agenzia. Insieme risultano una coppia affiatata e ben preparata sul lavoro, riuscendo a realizzare crociere, settore di loro principale interesse, all’insegna del perfetto viaggiare e dell’intrattenimento migliore. Sarà proprio durante uno di queste viaggi, a cui loro stessi parteciperanno, che una serie di nefasti eventi trasformerà un’apparente vacanza in un’esperienza da romanzo giallo a tutti gli effetti. Incalzante ed avvincente, Il fiordo rosso sangue di Luca Incicco è il romanzo che non ti aspetti, capace tuttavia di sorprenderti ad ogni scorrere di pagina.
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