PALERMO
Palermo non è solo la capitale amministrativa della Sicilia, ma è una città ricca di storia, cultura, stili architettonici e si, anche di varietà culinaria. Partendo dal porto, è molto facile visitare la città di Palermo, in quanto usciti dal Terminal crociere, ci si trova già in città. Si consiglia di fare un’escursione a piedi, cosa che vi permetterà di vivere l’anima della città.
Cosa vedere a Palermo?
Quali sono i 10 posti più interessanti della città?
Se desideri concentrare la tua visita in una giornata (come in crociera), vediamo insieme le principali attrazioni di PALERMO. Per ognuna, troverai una breve descrizione e approfondimento della parola chiave. L’ordine che vi indicheremo, corrisponde al miglior percorso che abbiamo sperimentato personalmente. Buona lettura !! ….
-1 – Teatro Politeama – Il nome esatto è Politeama Garibaldi ed è ubicato in Piazza Ruggero Settimo al centro di Palermo. La sua peculiarità è l’arco di trionfo posto all’ingresso sormontato da una scultura in bronzo raffigurante il dio Apollo alla guida di una quadriga. La struttura cilindrica del Teatro, che tra l’altro è sede dell’Orchestra Sinfonica Siciliana, ricorda il Pantheon romano.
Questo meraviglioso edificio nasce come “teatro del popolo”. All’interno infatti non c’è il palco reale ad indicare l’assenza di gerarchie tra i fruitori. Vi è un’enorme sala a ferro di cavallo (che nel 1874 poteva contenere cinquemila spettatori) con due file di palchi, dominata da una grande galleria articolata in due ordini. Particolare inoltre la presenza anche di “posti in piedi” per consentire a tutti la partecipazione agli spettacoli. E’ possibile visitare il teatro a pagamento. Anche il costo del biglietto è “popolare” : 5 euro.
- Via Filippo Turati, 2, 90139 Palermo
-2 – Viale della Libertà – Si trova alle spalle del Teatro Politeama, ed è una delle vie cittadine più prestigiose oltre che la passeggiata preferita dai palermitani.
La strada si distingue in due tronconi, il primo, più antico è quello più vicino al centro storico, è caratterizzato da una tripla corsia, con due filari di platani. Quest’area inizia dove termina Via Ruggero Settimo e venne definita da Richard Wagner, gli Champs-Elysees di Sicilia.
Il secondo troncone, invece inizia all’altezza del Giardino Inglese.
- Via della Libertà, 90139 Palermo
-3 – Giardino Inglese – E’ il parco pubblico della città di Palermo. Il nome attuale è Parco Piersanti Mattarella. Fu progettato nel 1851 dall’architetto Giovan Battista Filippo Basile. Vi si accede da Viale della Libertà.
Nel parterre sorge quella che anticamente era denominata “Villa Garibaldi, area verde oggi dedicata alla memoria dei giudici Falcone e Morvillo, dove troviamo il monumento equestre a Giuseppe Garibaldi.
- Via della Libertà, 90143 Palermo PA
-4 – Teatro Massimo – E’ il più grande Teatro d’italia e uno dei più grandi in Europa, anche questo opera di Giovan Battista Filippo Basile.
Realizzato in stile neoclassico alla fine del 1800, è stato lo scenario, nel 1990 di alcune riprese del film Il padrino – Parte III, in cui il padrino Michael Corleone, si reca a Palermo per assistere al debutto del figlio nella Cavalleria rusticana.
- P.za Giuseppe Verdi, 9, 90138 Palermo PA
-5 – I Quattro canti – Si tratta della piazza che si trova all’intersezione tra via Maqueda e Via Vittorio Emanuele. Il nome esatto di questa piazza ottagonale è Piazza Villena, ma è nota come i Quattro Canti.
Le quattro facciate decorate, di epoca barocca, raffigurano su più livelli:
– delle fontane a ricordo dei fiumi dell’antichità;
– le quattro stagioni;
– i quattro sovrani spagnoli ovvero Carlo V, Filippo II, Filippo III e Filippo IV;
– le quattro Sante palermitane ossia Agata, Ninfa, Oliva e Cristina.
- Piazza Vigliena, 90133 Palermo PA
-6 – Piazza della Vergogna – Si trova a 30 metri da i Quattro Canti. La denominazione esatta è Piazza Pretoria, ma è conosciuta come Piazza della Vergogna per la presenza di statue nude, quasi a simboleggiare decadenza e malcostume.
La fontana fu realizzata nel Cinquecento, non a Palermo, ma a Firenze e solo dopo trasportata in Sicilia. E’ ritenuta una tra le fontane più belle d’Italia.
- Piazza Pretoria, 90133 Palermo PA
-7 – Quartiere Kalsa – Sorto durante la dominazione islamica, è uno dei più antichi quartieri di Palermo. Il suo nome deriva dall’arabo al khalisa, “l’eletta”, perché al suo interno c’era la cittadella fortificata dell’emiro e la sede della sua corte.
Oggi, costituisce un punto nevralgico della cultura popolare e della storia della città. E’ in questo quartiere che sorgono una accanto all’altra la Chiesa della Martorana e la Chiesa di San Cataldo riconoscibile per via di tre cupole rosse di stile arabeggiante.
- Via Sant’Anna, 2, 90133 Palermo PA
-8 – Cattedrale di Palermo – E’ il principale luogo di culto del capoluogo siciliano, ma anche una delle opere più caratteristiche della città.
Quest’edificio religioso sorge sul sito di una basilica cristiana trasformata dai Saraceni in moschea. Successivamente l’edificio fu riconvertito come luogo di culto della cristianità durante la dominazione dei normanni.
- Via Vittorio Emanuele, 490, 90134 Palermo
-9 – Mercato della Vucciria – Il nome di questo mercato deriva dalla parola Bucceria, che significa macelleria. Il mercato era infatti inizialmente destinato al macello.
Successivamente divenne un mercato per la vendita del pesce, della frutta e della verdura.
C’è da dire con estrema tristezza che è rimasto poco della vivace atmosfera del mercato di un tempo, ma merita comunque una visita.
- Piazza Caracciolo, 90133 Palermo PA
-10 – Mercato di Ballarò – Si tratta del più grande e più antico mercato della città, e si estende da Piazza Casa Professa ai bastioni di corso Tukory verso Porta Sant’Agata. Un tempo era il primo luogo che si attraversava entrando in città da Porta Sant’Agata.
Benché il mercato sia organizzato secondo lo stile saraceno, la sua configurazione urbanistica risale alla seconda metà del XV secolo. In tempi recenti Ballarò ha visto svilupparsi una rinascita notturna del proprio territorio per la movida giovanile.
- Via Ballaro, 90134 Palermo PA
Prodotti tipici – Nel corso della vostra visita a Palermo vi consigliamo di fare una sosta dedicata alla degustazione di alcuni prodotti tipici. Per questo ci permettiamo di suggerirvi:
• Il cannolo. Tutti conosciamo questo dolce siciliano. Ma avete provato a mangiarlo a Palermo? Entrando in una pasticceria forse non lo vedrete nemmeno esposto in vetrina, perché in Sicilia dovete ordinarlo e ve lo riempiranno sul momento. Si, perché la peculiarità di questo dolce è il contrasto tra la cialda croccante (ecco perché viene farcito al momento)
e la morbida crema di ricotta.
• Iris. Si tratta di un dolce meno noto rispetto al cannolo, ma non può mancare durante la vostra visita a Palermo perché non lo troverete in altre regioni d’Italia. Si tratta di un dolce a pasta lievitata, farcita con l’onnipresente crema di ricotta fresca e gocce di cioccolato per poi essere fritta o infornata. A parer nostro quella fritta è decisamente più buona….Esistono
anche delle varianti con crema al pistacchio, crema bianca o al cioccolato.
• Granita con brioche. E’ una delle specialità siciliane più amate soprattutto con l’arrivo dell’estate. Occorre precisare che le granite appartengono per antonomasia alla costa est dell’isola e che le sue due città principali, Catania e Messina, si contendono aspramente il primato della granita più buona, ma non mancano granite ottime anche a Palermo. Se il termine granita vi fa venire in mente solo la classica granita di limone (per quanto sia buona anche questa) possiamo affermare che niente è più distante dalla granita che troverete qui e che potrete scegliere tra una grande varietà di gusti: mandorle, pistacchio, caffè, fragole, gelsi, anguria ecc. Vi verrà servita rigorosamente nel bicchiere di vetro, accompagnata da una morbida e calda “brioche col tuppo”.
• Arancina. Si perché nel capoluogo siciliano questa delizia della friggitoria è femmina. Le origini di questo cult del cibo di strada palermitano risalgono alla dominazione musulmana. Si possono trovare in vari gusti: dalla più classica con ragù di carne e piselli, a quella al burro ripiena di prosciutto e mozzarella.
• “U pani c’a meusa”. Ovvero il panino con la milza, un altro pezzo forte dello street food palermitano che potete trovare con facilità nei mercati di Palermo (Vucciria, Ballarò ecc…). Consiste in una pagnotta morbida ricoperta da semi di sesamo, che viene imbottita con milza e polmone tagliato a fettine molto sottili. Va mangiato rigorosamente caldo.
N.B.
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Articolo scritto da : BEVILACQUA SAMANTHA
Preparare una valigia, imbarcarsi, visitare nuovi posti; non significa viaggiare. Per me viaggiare significa provare a vedere come vive la gente del posto, emozionarmi davanti a loro, gestire con cura ogni dettaglio anche quello economico. Con lo stesso spirito e desiderio vi farò vivere la vera esperienza del Viaggiare, contattatemi. Il blog che state leggendo non rappresenta una testata giornalistica, in quanto le informazioni sono scritte senza alcuna periodicità. Non può quindi considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001. Le opinioni espresse sono sotto la responsabilità dei rispettivi autori che ne hanno firmato l’articolo.