Samantha Bevilacqua
I primi insediamenti umani riscontrati ad Honningsvåg risalgono alla preistoria (circa 8.000 a.C.) e vivevano probabilmente di pesca, indubbiamente favoriti dal clima più mite rispetto ad altre regioni situate alla stessa latitudine. Ciò ha favorito anche la crescita di varie specie vegetali come gli arbusti nani, ontano, ginepro, salice e betulla. Anche se in linea generale la vegetazione della tundra è caratterizzata da piccole piante, di solito alte solo pochi centimetri, che si sviluppano vicine tra loro e al suolo. Il paese venne bombardato e distrutto durante la seconda guerra mondiale e per tale motivo venne successivamente ricostruito. Anche oggi la pesca è la principale attività economica, anche se negli ultimi tempi il turismo sta dando lavoro a sempre più persone, specialmente nel periodo estivo. Basti considerare che in questi mesi arrivano, da altre città, circa 500 persone per lavorare nelle locali attività turistiche.
Il momento tanto atteso è arrivato, il cuore di tutta questa vacanza è finalmente giunto, la visita a CapoNord! La nave attracca alle 17 ad Honningsvåg, un paese di 2.436 abitanti , lungo una baia nella zona meridionale dell’isola Magerøya, la stessa isola dove si trova Capo Nord.
Nel centro cittadino vi sono solo due edifici da visitare, la chiesa del 1884 che rappresenta l’unico edificio sopravvissuto al bombardamento, ed il Nordkappmuseum che mostra documenti storici inerenti all’isola. Entrambi questi edifici, però, non saranno visitati dai nostri amici come andiamo ora a vedere. Fino ad ora le condizioni meteorologiche durante la crociera sono state perfette, mare calmo e cielo sereno. Talmente sereno che il giorno prima hanno anche avvistato l’aurora boreale. Ma ahimè oggi il tempo è dei peggiori, d’altronde siamo proprio di fronte al polo nord!
Il mare è in burrasca, vento e pioggia misto a neve imperversano sulla baia.
Dopo quasi un’ora di bus, arriviamo finalmente a Capo Nord. Viene considerata la location più a settentrione del continente europeo, e corrisponde ad un altopiano roccioso, con uno strapiombo di 307 metri di altezza sul mare. In quel punto converge il Mare di Norvegia con il Mare di Barents e da quel momento inizia il Mar Glaciale Artico.
Capo Nord benché abbia un paesaggio sub artico, in quanto si colloca oltre il 71° parallelo a circa 2 mila chilometri dal Polo Nord, oggi è una delle destinazioni più visitate della Norvegia in quanto offre emozioni molto forti pur essendo una natura estremamente vulnerabile. Basti pensare alle rare piante qui presenti che hanno una stagione di crescita relativamente breve. Oppure agli animali ed agli uccelli artici che hanno l necessità di ripararsi dagli interminabili inverni e la natura concede loro solo pochi mesi per potersi riprodurre ed avere un ciclo vitale.
In estate potreste imbattervi in mandrie di renne al pascolo, con relativi accampamenti Sami (popolo indigeno), ed assistere al sole di mezzanotte. In inverno, invece, potreste ammirare l’Aurora boreale e fare escursioni sulle scogliere coperte di neve.
Il moderno Centro visitatori North Cape, è di forma rettangolare e costruito in muratura sui 4 lati ed in legno lamellare come copertura. Si accede tramite una porta situata sul lato lungo, mentre dalla seconda porta situata sul lato opposto, si esce per andare a vedere il globo che fu eretto nel 1977 ed in poco tempo è diventato il simbolo di Capo Nord.
All’interno del centro, possiamo trovare un piccolo cinema dove viene trasmesso, ad orari prestabiliti, un film su una parete di 125°. La trama del film parla della scoperta di paesaggi pieni di contrasti e luci che la natura in maniera spettacolare dona nell’evolversi delle quattro stagioni. Al piano sopra al cinema troviamo un ristorante ed un coffee shop, con annesse scale di accesso e toilette. Accanto è possibile accedere al negozio di souvenir, da cui è possibile acquistare prodotto locale certificando il viaggio avvenuto, oppure mandare una cartolina, che testimoni la vostra presenza al 71° parallelo nord, imbucandola in una delle cassette rosse. Di fronte, e parallelo, al negozio avrete il panorama bar, il punto perfetto per degustare il tradizionale champagne, assaggiando prodotti ittici della regione.
Dal centro visitatori, parte un lungo tunnel dove sono alloggiate delle nicchie storiche che mostrano la storia di Capo Nord attraverso dei quadri tridimensionali. Al suo interno troviamo anche: il Museo Thailandese, dislocato in un locale adiacente al tunnel e venne inaugurato nel 1989 per ricordare il Re Chulalongkorn del Siam (oggi Thailandia) che volle vedere con i suoi occhi nel 1907 questo posto ed in un successivo locale una cappella ecumenica che accomuna le confessioni religiose cristiane, dedicata nel 1990. Esattamente in fondo al tunnel, troverete la Grotta delle Luci, ed è un viaggio attraverso suoni e luci in cui viene raccontata l’evoluzione di Capo Nord partendo dal 1533.
Il testo è stato preso dal romanzo “Il fiordo rosso sangue”!
Romeo e Sara, marito e moglie, sono i titolari dell’agenzia di viaggi “HappyVoyage”. Il primo si preoccupa di organizzare nei minimi dettagli tutti gli aspetti dei viaggi; la seconda, invece, gestisce la contabilità e le finanze dell’agenzia. Insieme risultano una coppia affiatata e ben preparata sul lavoro, riuscendo a realizzare crociere, settore di loro principale interesse, all’insegna del perfetto viaggiare e dell’intrattenimento migliore. Sarà proprio durante uno di queste viaggi, a cui loro stessi parteciperanno, che una serie di nefasti eventi trasformerà un’apparente vacanza in un’esperienza da romanzo giallo a tutti gli effetti. Incalzante ed avvincente, Il fiordo rosso sangue di Luca Incicco è il romanzo che non ti aspetti, capace tuttavia di sorprenderti ad ogni scorrere di pagina.
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Rita
Bel post, l’ho condiviso con i miei amici.
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13 Dicembre 2022 at 4:29