CIVITAVECCHIA
Civitavecchia è una città dove i suoi monumenti ed i suoi siti archeologici, garantiscono la presenza storica di molteplici civiltà. Tutto ebbe inizio con un semplice insediamento in epoca etrusca, ma sotto l’epoca romana ha assunto un ruolo di primo piano per molteplici fattori come la vicinanza con Roma (definita all’epoca Centumcellae) e la nascita del suo porto. Questa prosperità continuò in epoca medioevale, quanto i vari pontefici hanno valorizzato la città con la costruzione di suntuosi edifici storici tuttora visibili. Infine vi ricordiamo che, ogni anno, dal porto transitano oltre 5 milioni di passeggeri tra croceristi, traghettisti e altri visitatori. Con un clima molto spesso mite Civitavecchia è una città in grado di offrire molto al turista che scendendo dal porto non desidera, quindi … quale posto migliore per scegliere di viaggiare in crociera, o in riva al mare o in un contesto storico?
Cosa vedere a Civitavecchia?
Quali sono i migliori posti della città?
Se desideri concentrare la tua visita in una giornata (come in crociera), vediamo insieme le principali attrazioni di CIVITAVECCHIA. Per ognuna, troverai una breve descrizione e approfondimento della parola chiave. L’ordine che vi indicheremo, corrisponde al miglior percorso che abbiamo sperimentato personalmente. Buona lettura !! ….
-1 – Il Porto • Fondato dall’Imperatore Traiano nel 108 d.C., fondatore dell’antica città di Civitavecchia, chiamata allora Centumcellae. L’Imperatore, per facilitare i rapporti commerciali con Roma, ideò il Porto come approdo e incluse nell’opera l’architetto Apollodoro da Damasco. Inizialmente il Porto comprendeva un bacino circolare di 500 metri, due moli, un antemurale e un’isola artificiale a protezione del bacino.
Oggi è il secondo porto crocieristico d’Europa e il primo in Italia e dispone di collegamenti marittimi giornalieri o settimanali (definito infatti anche “Autostrade del Mare”) per il trasporto di passeggeri e camion per Spagna, Sardegna, Sicilia e Tunisia. È chiamato “Porto di Roma”, da cui dista 60 km circa, e accoglie 2,5 milioni di turisti ogni anno. Inoltre, è stato custode dell’alloggio della prima nave a GNL (Gas Naturale Liquefatto), materiale “green”, filosofia considerata primaria dagli armatori del Porto.
- Il Porto – via xxxxxxxxxxxxxx – 00053 Civitavecchia
-2 – Il Faro – Dalla finestra del mare spicca una luce che gira e illumina, che guida e indica: è la luce di un Faro, il Faro di Civitavecchia. Da sempre, i fari fungono da sentinelle ai marinai, ai Capitani delle navi, ai pescatori che, nel buio della notte, cercano luce come sentiero di ritorno nel porto, casa ospitale che dona calore e ospitalità.
Questo Faro si trova a 5 km dal mare, immerso in campagne verdi, sui Monti Cappuccini. È stato attivato nel 1951, ma risale al X secolo d.C. La sua sorgente luminosa arriva a 125 metri sopra il livello del mare e la sua segnalazione notturna è ad ottica rotante, ossia emette luce a 360° ai navigatori. A livello strutturale ospita due piani: comprende al primo l’alloggio del reggente ed i locali riservati alla conduzione del segnalamento, e al secondo altri due alloggi di riserva per il personale di transito. Attualmente appartiene alla Marina Militare, perciò per le visite occorre un’autorizzazione.
- Il Faro – via xxxxxxxxxxxxxx – 00053 Civitavecchia
-3 – Forte Michelangelo – Fortezza iniziata nel 1508 e completata tra il 1535 e il 1537 con la direzione di Antonio da Sangallo il Giovane. Il suo nome deriva da una tradizione locale, secondo cui Michelangelo Buonarroti avesse progettato il torrione della fortezza principale. Secondo alcune fonti, nel 1535 papa Paolo III Farnese affidò parte del progetto a Michelangelo ma in realtà gli ultimi lavori quali l’ampliamento della Torre Maestra, vennero eseguiti dal fiorentino Domenico Zanobio tra il 1538 e il 1539.
Ha la forma di un quadrilatero (la cui pianta misura circa 100 x 120 metri) con quattro torrioni angolari e il Maschio di forma ottagonale.
Il motivo della sua realizzazione è dovuto a frequenti incursioni di pirati, che costringono Papa Giulio II ad escogitare un piano di difesa. Per cui, incarica il suo architetto di fiducia, Donato Bramante, di realizzare questa Fortezza come protezione.
È facilmente raggiungibile dalla Stazione di Civitavecchia, trovandosi al Varco Fortezza del Porto.
- Forte Michelangelo – via xxxxxxxxxxxxxx – 00053 Civitavecchia
-4 – Lungomare “Marina” – Il Lungomare di Civitavecchia è chiamato anche “Water Front” o “Marina” e comprende un lungo tratto che si affaccia sul mare che splende aperto sulla parte antica di Civitavecchia. Va dal Porto, il Forte Michelangelo, il “Lungomare Falcone e Borsellino”, il Pirgo (che conosceremo tra poco) e il Borgo Odescalchi. Arrivati a Viale Garibaldi, riconosciamo la “Marina” che si distingue in due altezze, la “Passeggiata a mare”, direttamente sul mare, tra palme, percorsi che portano alla spiaggia, e la “Passeggiata panoramica”, che si trova leggermente sopra il livello del mare, e si estende come un’ampia terrazza, allargando la veduta dello splendido scenario blu tra cielo e mare.
Negli anni passati, è stata oggetto di varie manutenzioni e rimodernamenti volte ad ospitare concerti, serate artistiche, intrattenimenti, spettacoli, soprattutto nelle serate estive. Mentre nel periodo invernale, specialmente durante quello delle festività, nell’area della “Passeggiata a mare” viene allestito una piattaforma coperta come pista di pattinaggio, spazio ricercato da grandi e piccini.
- Lungomare (la Marina) – via xxxxxxxxxxxxxx – 00053 Civitavecchia
-5 – Il Pirgo – Anticamente questo litorale era apprezzato dai cittadini per la presenza di stabilimenti balneari denominati “Bagni”, frequentati nel periodo estivo per abbronzarsi sotto il sole caldo per poi rinfrescarsi nelle acque tirreniche. Il Pirgo nasce nei primi del Novecento dalla fusione di due Bagni, Bruzzesi e Cancellieri. Nella seconda metà del secolo precedente, però, questi bagni già richiamavano molti vip dell’ epoca, tra i quali i discendenti di Luciano Bonaparte, fratello di Napoleone e principe di Canino, e Maria Sofia di Baviera, moglie di Francesco II di Borbone. Circa quindici anni dopo, il Pirgo fu frequentato anche da Giuseppe Garibaldi, che curava la sua artrite con sabbiature e bagni di sole.
Negli anni successivi il Pirgo fu frequentato da gente più comune, artisti e anche politici, che si appropriavano delle loro cabine dello stabilimento.
Durante i bombardamenti degli angloamericani della Seconda Guerra Mondiale, tra il 1943 e il 1945, il Pirgo piano piano venne cancellato, devastato poi completamente da alcuni incendi, che lasciarono poche parti intatte, le quali poco dopo vennero saccheggiate . Dagli anni Sessanta in poi, sono state progettate diverse riqualifiche, che hanno visto realizzare due zone del Pirgo, una che costeggia il mare, con numerosi locali di ristorazione, vivi nel periodo estivo, ed una zona completamente in mezzo al mare, consistente in una piattaforma collegata alla passeggiata da un ponte ad archi.
Ancora oggi, il Pirgo vede movida attiva e numerosa durante l’estate, ma anche durante le stagioni più rigide mantiene la sua ospitalità per fare passeggiate, attività fisica, aperitivi in riva al mare o di fronte a uno splendido tramonto.
- Il Pirgo – via xxxxxxxxxxxxxx – 00053 Civitavecchia
-6 – La Statua del Bacio – Una statua importante, rappresentativa di un evento storico mondiale del 20° secolo: la fine della Seconda Guerra Mondiale. L’immagine originale risale al 14 agosto 1945. Fu scattata alle 17.51 a Times Square, a sud della 45° strada, dal fotografo Alfred Eisenstaedt: un marinaio americano, felice per la fine della Guerra dopo la resa del Giappone, preso dall’entusiasmo, bacia un’infermiera. Un gesto d’euforia, spontaneo.
Quel gesto, scattato dal fotografo menzionato sopra, fece il giro del mondo e rimase il simbolo di un sentimento intramontabile e unico: l’Amore, travolgente, passionale ed emozionante. Ma non solo: quel gesto espresse purezza e brivido per dei ricordi. I ricordi di questo marinaio che quella sera, mentre trascorreva una serata con la sua amata, alla notizia inaspettata che la Guerra era finita, esce in strada con la sua donna seguendo la folla, che si dirige verso Times Square. Nella folla, vede una donna che le sembra un’infermiera, la afferra e la bacia, ricordandosi di alcune infermiere del passato, che in una spedizione navale, avevano salvato molti uomini feriti. Oltre alla felicità per l’evento tanto atteso, quindi, il marinaio esprime ringraziamento con quel gesto spontaneo. La sua amata, che diverrà sua moglie, non reagisce, cogliendone la genuinità. Un gesto che ha influenzato artisti di ogni tempo, fino a noi oggi, consapevoli che in quella statua c’è un sentimento che ognuno di noi, anche oggi, vorrebbe provare.
- La Statua del Bacio – via xxxxxxxxxxxxxx – 00053 Civitavecchia
-7 – Le Terme Taurine – Il parco archeologico delle Terme Taurine sorge sopra una collina immersa nel verde della campagna, situato a circa 5 km dal centro di Civitavecchia, da dove si può ammirare un bellissimo paesaggio. Il parco, chiamato anche Terme di Traiano, l’imperatore romano fondatore di Civitavecchia, è uno dei più importanti complessi termali di età romana in Etruria meridionale.
Il nome “Taurine” proviene dal termine latino “taurus”:la leggenda di Rutilio Namaziano racconta che una divinità sotto le sembianze di un toro, raspando il terreno con lo zoccolo, fece fuoriuscire l’acqua calda e sulfurea. Ora nel parco archeologico non c’è più acqua però il vicino complesso termale della Ficoncella ancora oggi permette alla gente di bagnarsi nell’acqua calda e terapeutica. Il sito delle Terme Taurine si divide in 2 aree: una parte di età repubblicana (I sec. a.C.) costruita in “opus reticolatum” e una di età imperiale (II sec. d.C.) costruita in laterizio. Tra le rovine si conservano vasche, sale massaggi e mosaici con motivi ornamentali.
- Le Terme Taurine – via xxxxxxxxxxxxxx – 00053 Civitavecchia
-8 – Il Museo Civico – Si trova all’interno della settecentesca palazzina fatta costruire da Papa Clemente XIII nel XVIII secolo, a pochi passi dal Forte Michelangelo. Il Museo ospita numerosi reperti provenienti dall’antica città di Centumcellae (nome con cui i romani battezzarono l’odierna Civitavecchia) e dalle necropoli del territorio. La raccolta si è poi arricchita con materiali scoperti in seguito alla ristrutturazione della zona portuale durante gli anni Cinquanta, e dagli scavi effettuati presso le Terme di Traiano (Terme Taurine). In mostra sculture di epoca greco-romana, etrusca e medievale. Non serve arrivare fino a Roma per ammirare sculture e oggetti di età romana, etrusca e medievale, tra cui una replica della celeberrima statua di Athena Parthenos di Fidia e una copia del Colosso di Rodi. A pochi passi dall’uscita del porto, nel cuore della città, è infatti situato il museo Nazionale Archeologico di Civitavecchia, allestito nella settecentesca palazzina di Papa Clemente XIII. Il prezzo più pregiato del museo, ad ingresso gratuito, è sicuramente la replica romana dell’Athena Parthenos di Fidia (la cui testa è esposta al Louvre di Parigi) dalla metà del II sec. d.C..
Ma all’interno del museo, che si articola su tre piani, sono esposte altre sculture importanti tra cui alcune teste marmoree, di cui una raffigurante l’imperatore Marco Aurelio da giovane, e una statua di Apollo, copia marmorea di epoca romana (I sec. d.C.) di un capolavoro greco. Studi recenti sull’originale opera hanno supposto che si trattasse del Colosso di Rodi, una delle sette meraviglie del mondo eseguita tra il 304 e il 293 a.C. da Carete di Lindo e crollata a causa del terremoto che sconvolse l’isola nel 228 a.C.
- Museo Civico – via xxxxxxxxxxxxxx – 00053 Civitavecchia
-9 – La Ficoncella – E’ un piccolo centro termale nel quale affluiscono le acqua sulfuree che in antichità resero le Terme Taurine uno dei luoghi più graditi all’antica società romana. Le Terme della Ficoncella, o Bagni della Ficoncella, prendono il nome dall’albero di fico situato tra le vasche. Hanno conservato la loro antica struttura, fatta di vasche in roccia calcarea all’aperto da cui si può ammirare il panorama delle vallate sottostanti risalenti al periodo dell’eocene e del mare da una parte, e i Monti della Tolfa dall’altro. L’impianto è provvisto di tre vasche termali e altre due più piccole dove è possibile noleggiare lettini, ombrelloni, tavoli per picnic, asciugamani, costumi.
Oggi, come nel passato, grazie alle proprietà altamente benefiche delle acque che riempono le cinque vasche termali, questo luogo costituisce uno dei centri di maggior attrazione non solo per i cittadini civitavecchiesi, ma per numerosi visitatori anche stranieri. Dalle analisi del residuo fisso su un litro d’acqua, fatta presso l’istituto d’igiene di Roma nel 1923, risulta che questa acqua appartiene alla classe delle solfato alcaline, e la loro azione benefica si esplica sulle più svariate forme mediche (artriti, allergie e psoriasi) e chirurgiche (ulcere, piaghe, ferite). Difatti presso le piscine dei Bagni della Ficoncella si possono effettuare bagni dei piedi, bagni per tutto il corpo, inalazioni e risciacqui orali. Una tappa fondamentale per il benessere del proprio corpo e della propria salute.
- La Ficoncella – via xxxxxxxxxxxxxx – 00053 Civitavecchia
N.B.
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Articolo scritto da : BASTIANELLI LAURA
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