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Recovery Fund e Turismo, sarà un legame esplosivo?

In un articolo di questa mattina presente nel giornale: La Stampa, il giornalista Marco Bresolin pone l’accento su una problematica italiana irrisolta, che potrebbe mettere a serio rischio tutti i fondi del Recovery che lo stato italiano stà aspettando con impazienza ( … clicca qui per leggerlo).

La questione principale è molto semplice; se uno stato europeo chiede aiuti e fondi da parte dell’Europa, lo stesso stato deve rispettare tutti regolamenti europei a cui fà riferimento. Un pò come dobbiamo fare noi, semplici cittadini, quando ci interfacciamo con lo Stato. Ma in molti settori l’Italia non è a norma con l’Europa.

Occupandoci e parlando di turismo, possiamo veramente dire che la situazione è paradossale. Visto che sono state aperte delle procedure di infrazione contro l’Italia su questo argomento, e questo potrà comportare un rifiuto giustificato da parte di quelle nazioni che chiedono un blocco totale a qualunque forma di aiuto europeo verso gli italiani.

In questa riflessione, osserviamo velocemente solo due problematiche e per quanto semplici crediamo sia di difficile soluzione :

1. “situazione di illegalità sulle concessioni balneari” – ricordando che la spiaggia su cui operano è terreno demaniale, sappiamo bene come l’Europa chieda da anni che le concessioni balneari siano autorizzate con una durata limitata nel tempo ed attraverso delle procedure di assegnazioni aperte, pubbliche e con regole trasparenti. In Italia, invece, avviene tutto il contrario e le concessioni durano decenni su decenni avendo sempre lo stesso beneficiante.

2.“esenzione fiscale alle autorità portuali” – il Firenze Post descrive uno stralcio della lettera della Commissione Europea: “… i profitti che le autorità portuali ricavano dalle loro attività economiche devono essere tassate ai sensi delle normali leggi nazionali in materia di tassazione delle società per evitare distorsioni nella concorrenza …”. Ergo, anche su questo punto l’Italia rischia di incappare in tutte le conseguenze stabilite dall’Europa circa una non adempienza ad una procedura di infrazione.

Non entrando nelle motivazioni di lobby o politiche per cui da anni si procrastina, e non si risolvono, queste problematiche, ci limitiamo a riflettere sul titolo del nostro articolo: Recovery Fund e Turismo sarà un legame esplosivo?

Ai prossimi mesi l’ardua sentenza !

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